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giovedì 30 aprile 2009

64ema CAMERA CANTONALE DELL'AGRICOLTURA

64ema CAMERA CANTONALE DELL'AGRICOLTURA
Proposta di RISOLUZIONE RIVOLTA AGLI ENTI PUBBLICI CANTONALI (Tramite il lod. CdS)

Le sette Società agricole attive in Ticino (del Mendrisiotto, Luganese, Locarnese, Valle Maggia, Bellinzonese, Blenio e Leventina) sottopongono alla Camera cantonale dell’agricoltura la seguente risoluzione:

L’agricoltura ticinese è connotata e soffre per la fragile struttura fondiaria. Un’elevata parcellazione e poco terreno in proprietà degli agricoltori rendono difficoltosa e precaria l’attività delle numerose famiglie contadine ticinesi. In Ticino statisticamente conosciamo una media della proprietà del territorio agricolo agli agricoltori del 30%, mentre il dato nazionale è quasi all’opposto. Inoltre il numero di parcelle per ogni azienda agricola nella media cantonale è di più di 17 a fronte di un dato nazionale di sole 7. Questo dato è la testimonianza dell’eccessiva parcellazione e delle piccole dimensioni delle parcelle esistente. Conosciamo numerose aziende che per operare devono coltivare più di 100 mappali il che provoca elevati costi di lavorazione e amministrativi. Gli sforzi profusi attraverso la legge cantonale sull’agricoltura e con le numerose opere di raggruppamento terreni non hanno ancora raggiunto obiettivi tangibili.

Questa difficile situazione fondiaria è la premessa per un altro fenomeno, quello dell’uso improprio del territorio agricolo che ci preoccupa sempre di più. La forte urbanizzazione dei fondovalle fa si che numerosi privati proprietari di terreni agricoli usino il territorio in modo non conforme alla Legge federale e cantonale sulla pianificazione. Questa situazione è in continua espansione rendendo non solo più difficoltosa l’attività degli agricoltori ma creando anche le premesse per una banalizzazione del paesaggio agricolo. Un fenomeno molto preoccupante che, se non fatto rientrare, porterà anche ad una minore attrattività paesaggistica e turistica delle nostre vallate. Depositi, recinzioni private, terreni senza cotica erbosa a seguito d’improvvisate pensioni per equini, posteggi, depositi di imprese, terreni sottratti alla coltivazione e lasciati all’incuria snaturano le funzioni della zona agricola, sono in contrasto con la Legge e non sono sicuramente una decorosa presentazione del nostro territorio.

Con questa risoluzione chiediamo comprensione presso gli enti pubblici chiamati a gestire la pianificazione del territorio. In particolare invitiamo il lodevole Consiglio di Stato, autorità in primis chiamata a regolamentare il territorio cantonale a fare i necessari sforzi affinché quanto previsto dalla Legge federale e cantonale sulla pianificazione del territorio sia applicato.

COMUNICATO STAMPA:DSS – Influenza H1N1



COMUNICATO STAMPA
DSS – Influenza H1N1
L’Ufficio federale della sanità pubblica ha segnalato, in una conferenza stampa
odierna, la conferma di laboratorio di un caso sospetto di nuova influenza H1N1
situato nella zona di Baden; si tratta di un giovane di ritorno dal Messico.
Il Dipartimento della sanità e della socialità, per il tramite del Medico cantonale,
conferma che nel nostro cantone, allo stato attuale, la situazione è sotto controllo e
non vi è al momento nessun caso sospetto né tanto meno confermato.
A livello ospedaliero sono stati attivati i piani in caso di pandemia e sono già
operativi da tempo qualora casi sospetti dovessero presentarsi.
Preme sottolineare che il medico di famiglia mantiene, allo stato attuale, il ruolo
centrale nella presa a carico ambulatoriale.
Il recente passaggio dalla fase 4 alla fase 5, deciso dalla Direzione generale
dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), è conforme alla definizione di
trasmissione interumana in più di due nazioni. La definizione della fase pandemica
è stabilita su scala mondiale; l’assenza d’impatto nella nostra regione è
rassicurante, ma non modifica l’importanza della definizione OMS. Va ricordato che
fino ad oggi la gravità della manifestazione clinica della malattia è blanda.
Dal punto di vista operativo la fase attuale è caratterizzata da un incremento della
sorveglianza, volta ad identificare casi sospetti con la presa a carico, in isolamento,
in apposite strutture.
L’impianto sanitario è pronta anche nell’eventualità che si dovesse passare alla fase
6 di pandemia conclamata.
In collaborazione con la Cancelleria dello Stato è attivato un sito informativo che
viene regolarmente aggiornato (www.ti.ch/influenzasuina).
Per ulteriori

mercoledì 29 aprile 2009

Dopo il brutto tempo:..........

Da sempre quando piove ,la strada Cantonale fa invidia a una piscina.
Però con piccoli accorgimenti si potrebbe ovviare a tanti disagi.
Un molto importante sarebbe : i sedimi privati non possano più far affluire l'acqua dell proprie strade o posteggi sul campo stradale .
Sarebbe già un vantaggio.
Secondo ,la pulizia delle caditoie (tombini) sia eseguita ,più regolarmente e sarebbe già un'altro vantaggio.

















San .Nazzaro

Sala comunale di San.Nazzaro :




Si é svolto il giuramento dei membri e supplenti degli uffici patriziali del Gambarogno.












Quando il recente passato non insegna niente !

Esigenze in materia di protezione contro le piene

Negli ultimi anni le condizioni generali in cui deve operare
la protezione contro le piene sono notevolmente cambiate
sia sul piano della legge che su quello della tecnica.
Si è infatti sviluppata una vera e propria coscienza ecologica
e di conseguenza sono aumentate anche le esigenze
poste alla protezione contro le piene. I gravi danni provocati
dal maltempo nel 1987 hanno indotto l‘Ufficio federale
dell‘economia delle acque a riesaminare i criteri di base
finalizzati a proteggere il nostro spazio vitale dai pericoli
provocati dall‘acqua. Nella revisione della legge federale
sulla polizia delle acque, che risaliva al 1877, si è tenuto
Esigenze in materia di protezione
contro le piene
conto delle nuove conoscenze. Il 1° gennaio 1993 è entrata
in vigore la nuova legge federale sulla sistemazione dei
corsi d‘acqua che ha per scopo la protezione delle persone
e dei beni materiali importanti dall‘azione dannosa delle
acque. Tale scopo dovrebbe essere raggiunto con interventi
minimi sui corsi d‘acqua. In questo contesto occorre attribuire
un‘importanza centrale all‘analisi dei pericoli, alla differenziazione
degli obiettivi di protezione, alla pianificazione
adeguata delle relative misure e alla limitazione del rischio
restante (vedi fig. 1). La prevenzione acquista dunque la
massima importanza.


La conoscenza dettagliata dei pericoli, dei fenomeni
pericolosi e delle loro conseguenze è determinante per la
giusta scelta e il dimensionamento delle misure di protezione.
I catasti dei pericoli e le carte dei pericoli rappresentano
basi utili a questo fine.
Le piene e le colate di fango costituiscono un pericolo
per le seguenti ragioni:
Erosioni
Le erosioni in profondità
e le erosioni
laterali negli alvei, collegate
a smottamenti
delle sponde, rappresentano
un fattore di
pericolo per le costruzioni
e gli impianti
perché possono provocarne il crollo. Le erosioni possono
anche causare la formazione di colate di fango, estesi franamenti
e sedimentazioni dannose. Causano inoltre spostamenti
di materiale che influiscono sul bilancio del
trasporto solido.
Inondazioni
Le inondazioni sono
pericolose quando nella
zona colpita i livelli
sono elevati oppure sorgono
forti correnti. In
questi casi possono
1.
Analisi dei pericoli
formarsi depositi di materiali solidi di varie dimensioni.
Anche inondazioni dai livelli ridotti possono provocare
danni considerevoli.
Depositi di materiale solido negli
alvei come pure ostruzioni causate da detriti o tronchi
d‘albero su determinate costruzioni (cunicoli, ponti) e
restringimenti naturali sono spesso le cause decisive.



Manutenzione appropriata
dei corsi d‘acqua
Per „manutenzione
appropriata dei corsi
d‘acqua“ s‘intende il
mantenimento della
capacità di deflusso
e dell‘efficacia delle
opere di protezione. La
manutenzione comprende
tra l‘altro l‘eliminazione
di alberi e
cespugli che possono restringere il profilo di deflusso e
mettere in pericolo la stabilità delle opere di correzione,
lo sgombero di legna sparsa dalla sfera d‘azione delle
piene, lo sgombero di sedimentazioni pericolose, lo svuotamento
di camere di deposito di detriti e la riparazione di
danni alle opere di protezione. Nell‘esecuzione di questi
lavori occorre rispettare le esigenze della protezione della
natura e della pesca. La manutenzione appropriata richiede
un impegno costante. Anche se la manutenzione viene
eseguita nel modo più accurato, la durata di diverse
opere di protezione resta limitata nel tempo. Controllando
periodicamente l‘efficienza delle misure di protezione è
possibile individuare eventuali punti deboli nel sistema
protettivo prima che si verifichi un evento catastrofico (ad
es. l‘instabilità di una vecchia arginatura).
Misure di
pianificazione



Per ricordare ,prevenire meglio che guarire
IERI





Oggi



Doping, 6 positivi a Pechino


Doping, 6 positivi a PechinoCoinvolto anche Rebellin



Il ciclista veneto, argento ai Giochi e recente vincitore della Freccia Vallone, positivo all'antidoping nei nuovi test disposti dal Cio per le Olimpiadi di Pechino 2008. Oltre all'italiano, sono stati trovati positivi altri cinque atleti (sette i casi)
28 aprile 2009 - Bufera doping su Pechino 2008. E purtroppo il ciclismo si ritrova ancora in prima linea. Davide Rebellin è risultato positivo all'antidoping nei nuovi test disposti dal Cio per l'Olimpiade di Pechino 2008. Oltre all'italiano, argento a Pechino alle spalle dello spagnolo Sanchez e recente vincitore della Freccia Vallone, sono stati trovati positivi altri cinque atleti. Quello dell'italiano è stato l'unico nome rivelato. Riguardo agli altri atleti, tre proverrebbero dall'atletica (anche una medaglia d'oro uomini ai Giochi di Pechino), uno sarebbe un ciclista e l'altro farebbe sollevamento pesi (gli atleti coinvolti sono sei, ma i casi di doping sono sette).
Aia non vorremmo che sia svizzero!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 28 aprile 2009

Comunicato stampa: Madonna del Sasso.


Sarà presentato lunedì 4 maggio ad Orselina il cantiere dei lavori per la seconda tappa di restauri alla Madonna del Sasso. I particolari dell’intervento tecnico saranno illustrati da Marco Borradori (direttore del Dipartimento cantonale territorio), Patrizio Pedrioli (Ufficio beni culturali) e frate Agostino Del-Pietro (padre guardiano del santuario).

Gambarogno, gara di pesca


Da la Regine di Diego Invernizzi


Competizione e festa il 1 ° maggio


Per i pescatori della 'Gambarognese' il 1° maggio è il giornodell'attesa gara primaverile, per la cattura di trote e coregoni.Una competizione che, come vuole la tradizione, sarà seguita dauna momento conviviale; una superba grigliata, infatti, attendepescatori, famigliari e simpatizzanti. Palcoscenico della festasarà, come sempre, il bagno-spiaggia di Magadino. Il program­ma prevede: venerdì 1° maggio (in caso di cattivo tempo rinvio asabato 2 o domenica 3 maggio) dalle 6 alle 12 gara di pesca allatrota di lago con cane e tirlindana (cat. 1) e al coregone (cat. 2) daimbarcazione alla foce del Ticino e della Maggia (massimo duepescatori per imbarcazione). Iscrizione obbligatoria entro do­mani, ai negozi Ambrosini o Europesca di Muralto. Simpatiz­zanti e amici dovranno annunciare la loro presenza al pranzo(12.30) al numero 076 539 71 50. Alle 14.30 premiazione; per la ca­tegoria 1 si va in ordine di peso dal primo al terzo posto; stessaregola per la categoria 2 dove farà stato il peso complessivo dellecatture dei due pescatori. Un premio speciale è riservato a chicatturerà il pesce più grosso (trota o coregone). Mancano ancoraalcuni giorni all'evento e l'attesa cresce, come ci fa sapere il pre­sidente Virgilio Moretti; nei ritrovi della riviera si gareggia acolpi di... aneddoti. D.I.

Lago maggiore Pioggia e i fiumi ingrossano


Ma i turisti non mollano





Fiale del virus suino esplose su un Intercity

È successo ieri sera su un treno in direzione di Losanna. "È stato un incidente e il virus è inoffensivo per l'uomo", ha comunicato la polizia
Alcune fiale di un virus suino inoffensivo per l'uomo sono esplose ieri verso le 18.00 su un treno Intercity che stava per giungere a Losanna. Il convoglio è stato bloccato poco prima di arrivare in stazione in attesa di assicurarsi che non vi fossero rischi di contaminazione."L'incidente, all'inizio inquietante, si è finalmente rivelato poco grave" ha detto il portavoce della polizia vodese, Jean-Christophe Sauterel. Un tecnico del Laboratorio centrale di virologia degli Ospedali universitari di Ginevra era andato a prendere le fiale in mattinata all'istituto veterinario di Zurigo. Al ritorno le fiale sono esplose perché nell'involucro dove erano state riposte il ghiaccio secco era stato mal posizionato."Siamo dispiaciuti per quanto accaduto", ha detto Laurent Kaiser, responsabile del laboratorio ginevrino, ricordando che ogni giorno vengono trasportati virus in queste condizioni. Alcuni vengono addirittura inviati per posta.ATS

lunedì 27 aprile 2009

Il medico cantonale: "Nessun motivo di preoccupazione"

Con queste parole, dopo tre ore di riunione fiume, il medico cantonale Giorgio Merlani tranquillizza i ticinesi sull'influenza suina
"Le autorità sanitarie mondiali hanno attivato ovunque una pronta sorveglianza epidemiologica. Al momento non vi è ancora alcun caso in Svizzera. Le autorità federali e cantonali continuano a vegliare e ad implementare le misure necessarie. L’evoluzione futura dell’epidemia in corso è attualmente incerta. La situazione potrebbe esaurirsi nel giro di poche settimane o svilupparsi con un impatto globale. Le autorità sono pronte anche a questa evenienza grazie all’esperienza maturata durante la preparazione dei piani per affrontare la pandemia. L’efficacia del vaccino stagionale è incerta per quanto attiene al virus dell’influenza suina. Per contro ci sono segnali confortanti che gli antivirali a base di oseltamivir e zanamivir siano efficaci: la Confederazione ne ha scorte ingenti. Allo stato attuale la popolazione non ha alcun motivo di preoccupazione, né per quanto concerne il consumo di carne suina né per rischi riguardanti la propria salute".Con queste parole affidate ad una nota stampa oggi nel pomeriggio, dopo tre ore di riunione fiume, il medico cantonale Giorgio Merlani tranquillizza i ticinesi sull'influenza suina. Facciamo ora il punto della situazione. Venerdì l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha segnalato all’Ufficio federale della salute pubblica (UFSP) un aumento di malattie respiratorie acute in Messico e nel sud degli USA. Gli esami finora effettuati hanno permesso di evidenziare un nuovo tipo d’influenza suina (H1N1). Allo stato attuale sono stati annunciati nel mondo circa 1600 casi di persone colpite da una sintomatologia di tipo influenzale (malattia respiratoria acuta, febbre superiore ai 38 °C, brividi, dolori muscolari, mal di testa, tosse secca, mal di gola, raffreddore). Si sono registrati 103 decessi. E’ in corso una verifica per stabilire se tutti questi casi siano dovuti al virus H1N1. In Svizzera i casi a rischio sono 5.I cittadini svizzeri che si fossero recati negli ultimi 7 giorni nelle regioni a rischio (Messico, sud degli Stati Uniti, New York) e che presentassero sintomi respiratori e febbre sono invitati a rivolgersi telefonicamente al proprio medico di famiglia. L’UFSP non ha emanato raccomandazioni per limitare i viaggi in queste regioni. Persone che intendessero recarvisi sono invitate a contattare il numero 031/ 322 21 00.

La mappa dell'influenza la mappa H1N1 Swine Flu

COMUNICATO STAMPA Cantonale

COMUNICATO STAMPA
DSS – Influenza suina H1N1
Venerdì 24 aprile 2009 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha
segnalato all’Ufficio federale della salute pubblica (UFSP) un aumento di malattie
respiratorie acute in Messico e nel sud degli USA. Gli esami finora effettuati
hanno permesso di evidenziare un nuovo tipo d’influenza suina (H1N1).
Allo stato attuale sono stati annunciati nel mondo circa 1600 casi di persone
colpite da una sintomatologia di tipo influenzale (malattia respiratoria acuta,
febbre superiore ai 38 °C, brividi, dolori muscolari, mal di testa, tosse secca, mal
di gola, raffreddore). Si sono registrati 103 decessi.
E’ in corso una verifica per stabilire se tutti questi casi siano dovuti al virus H1N1.
Le autorità sanitarie mondiali hanno attivato ovunque una pronta sorveglianza
epidemiologica. Al momento non vi è ancora alcun caso in Svizzera. Le autorità
federali e cantonali continuano a vegliare e ad implementare le misure
necessarie.
L’evoluzione futura dell’epidemia in corso è attualmente incerta. La situazione
potrebbe esaurirsi nel giro di poche settimane o svilupparsi con un impatto
globale. Le autorità sono pronte anche a questa evenienza grazie all’esperienza
maturata durante la preparazione dei piani per affrontare la pandemia. L’efficacia
del vaccino stagionale è incerta per quanto attiene al virus dell’influenza suina.
Per contro ci sono segnali confortanti che gli antivirali a base di oseltamivir e
zanamivir siano efficaci: la Confederazione ne ha scorte ingenti.
Allo stato attuale la popolazione non ha alcun motivo di preoccupazione, né per
quanto concerne il consumo di carne suina né per rischi riguardanti la
propria salute.
Cittadini che si fossero recati negli ultimi 7 giorni nelle regioni a rischio (Messico,
sud degli Stati Uniti, New York) e che presentassero sintomi respiratori e febbre
(cfr. sopra) sono invitati a rivolgersi telefonicamente al proprio medico di famiglia.
L’UFSP non ha emanato raccomandazioni per limitare i viaggi in queste regioni.
Persone che intendessero recarvisi sono invitate a contattare il numero
031/ 322 21 00.
Per ulteriori informazioni:
 dr.med. Giorgio Merlani, Medico cantonale: tel. 091/ 81 44 005
 Informazioni attualizzate sono a disposizione su:
www.ti.ch/med (da domani) e fin d’ora su www.bag.admin.ch/influenza

"Attenzione a non urlare al lupo, al lupo"


Febbre suina :
sono 103 i morti e 1614 i casi sospetti in Messico. Primo caso in Europa: in Spagna. Ma l'allevatore di suini ticinese Ulrico Feitknecht invita alla calma: "In Ticino non ritengo che ci siano particolari allarmismi"
“Finora dall'Ufficio federale della sanità pubblica non c'è ancora arrivata nessuna comunicazione particolare”, ci dice l’allevatore di suini di Contone Ulrico Feitknecht. “Certo adesso i media partono in tromba dicendo che c'è una pandemia mondiale, ma da noi bisogna andarci cauti. In Ticino non ritengo che ci siano particolari allarmismi. Ricordate come andò con l’influenza aviaria? Si ....urlò al lupo, al lupo. Il risultato: su il prezzo del Tamiflu della Roche e giù quello della carne di pollo. Ecco, stavolta si rischia di fare la stessa fine”. “La carne di maiale che si consuma da noi - aggiunge Feitknecht - al 95% è di provenienza svizzera e il restante 5% viene dalla UE. E questa è una garanzia di controllo e professionalità. E comunque da quello che so la malattia non viene trasmessa tramite alimento, ma tramite contatto. Dunque bisogna fare attenzione, molta attenzione, a quello che si dice. E non creare isterismi”.tinews
To guarda guarda , quando ad allarmare la gente per il piano e i suoi maiali era lui ,tutto andava per il meglio .
Ora che l'allarme viene dai suoi maiali, non bisogna fare allarmismi?
AAA ulrico ulrico ,attento a non gridare 95...........95.........

COMUNICATO STAMPA



COMUNICATO STAMPA
DFE - Primo trattamento preventivo contro la peronospora e contro l’oidio
Le precipitazioni cadute alla fine della scorsa settimana e all’inizio della settimana in corso, potrebbero rendere possibili le infezioni primarie della peronospora nei vigneti dove i germogli sono ad uno stadio di 3 foglie ben spiegate, condizione indispensabile per lo sviluppo dell’infezione. In questi vigneti il trattamento preventivo contro la peronospora, tenendo in considerazione il periodo d’incubazione della malattia, dovrà essere effettuato entro il 6 di maggio.
In tutti gli altri vigneti si dovranno attendere un’ulteriore crescita vegetativa e le prossime precipitazioni.

DECS – Lancio della Campagna per la promozione di parchi giochi e campi di gioco

Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) – attraverso l’Amministrazione fondi Lotteria intercantonale e Sport-toto – ha il piacere di annunciare lo stanziamento per il prossimo triennio (2009-2011) di un credito quadro di 2 milioni di franchi attraverso il Fondo dello Sport-toto–Swisslos a favore dei Comuni ticinesi per la realizzazione di parchi giochi, campi di gioco o altre strutture simili.
I Comuni interessati alla costruzione di nuovi impianti o alla ristrutturazione di infrastrutture già esistenti devono presentare una richiesta formale di sussidio all’Amministrazione fondi Lotteria intercantonale e Sport-toto, corredata dei seguenti documenti:
􀂾 descrizione, planimetria e piani del progetto;
􀂾 preventivo finanziario;
􀂾 piano di finanziamento;
􀂾 licenza edilizia.
Il sussidio ammonta al massimo al 50% dei costi complessivi riconosciuti sussidiabili, ritenuto un importo massimo di 30 mila franchi per ogni singolo progetto. Per ulteriori informazioni si rimanda alle Direttive allegate, consultabili anche sul sito Internet www.ti.ch/fondilotterie, rubrica "Regolamenti e direttive".
Alla fine del 2011, il DECS procederà a una valutazione dell’impatto di questa azione straordinaria nell’ottica di un suo eventuale rinnovo.
Chi può richiedere un finanziamento
per la realizzazione o la ristrutturazione
di parchi giochi, campi di gioco o altre strutture simili:
il sussidio è concesso, di regola, ai Comuni del Cantone Ticino
o, su preavviso favorevole degli stessi, ad associazioni o enti locali senza scopo di lucro

Locarno, 27 aprile 2009, ore 11.26


domenica 26 aprile 2009

Cresce il timore per l’influenza dei suini

Tanto tuonò che piovve
Cresce il timore per l’influenza dei suini
Chiese e scuole chiuse in Messico; USA proclamano lo stato d'emergenza

450 milioni di dollari sono stati stanziati nelle ultime ore dal Governo del Messico per far fronte all'emergenza sanitaria dell'influenza da suini, nota anche con la sigla A/H1N1, che sta interessando il paese. Lo ha reso noto il ministero delle finanze, precisando che "questi fondi saranno usati per combattere il virus". Scuole e chiese chiusePer precauzione, le autorità messicane hanno prolungato fino al 6 maggio la chiusura di tutte le scuole a Città del Messico e nel Messico (Stato confinante con la capitale). Lo rendono noto le autorità sanitarie locali, che lo scorso venerdì avevano già deciso di sospendere le lezioni nelle aree a maggiormente a rischio, dove abitano circa 20 milioni di persone. Dal canto suo, l'arcivescovado di Città del Messico ha annunciato la sospensione, fino a nuovo avviso, di tutte le messe in programma nella capitale. Le celebrazioni, è stato ricordato, potranno essere seguite attraverso la radio o la televisione.


In caso di pandemia leggete il nuovo comunicato dell'ufficio federale della sanita .Ci spiace non c'è ancora in italiano ,ma ci arriveranno
Plan suisse de pandémie Influenza
www.pandemia.ch

E adesso basta.




Di notte Drone , treni merci,all'alba immondizia ,e di giorno un sciame di elicotteri .
ed ecco presentata la zona turistica della classe 4.
Non sarebbe ora di mettere un po di ordine ?
l'eliporto ( Sass di sciat) ha raggiunto il limite .Oltre il pericolo che creano al traffico automobilistico e pedonale .Un paese che vive di turismo non puo più sopportare un caos simile .
Si spera che qualche autorità intervenga e dia una regolata ai decolli.










Magadino ,ma che succede? tornano i parassiti?

Riaperta la strada, che porta a Quartino ,scendendo da Cadenazzo, come mai?

Si pensava dopo aver letto questo articolo che le cose fossero state fatte a puntino.Ma cosi non sembra.


MAGADINO Bilancio positivo dopo l’introduzione del divieto d’accesso
Niente più furbi al volante
nel nucleo di Quartino

Quartino è libero dal traffico parassitario.
A una decina di giorni dalla
posa della nuova cartellonistica
stradale, si contano sulle dita di una
mano gli automobilisti che, per aggirare
le code lungo la A13 in direzione
di Locarno, attraversano ancora
il nucleo. I segnali chiudono l’accesso
est di Quartino dalla strada cantonale,
e per evitare aggiramenti sono
pure stati introdotti divieti di svolta
verso il nucleo dalle due strade secondarie:
via Pedemonte e via Gerascia.
Il traffico in uscita verso Bellinzona
non ha invece subito restrizioni

Indemini

sabato 25 aprile 2009

Parco del Piano,

Parco del Piano, ora si progetta
Iniziati i forum tematici per individuare gli obiettivi
<<<
25 apr 2009 02:00 Ticino e Regioni / Cronaca
PIANO DI MAGADINO - È entrata nel vivo la progettazione del Parco del Piano di Magadino con i primi incontri dei quattro forum tematici: essi hanno infatti un ruolo essenziale per la riuscita del progetto. Mercoledì si sono riuniti a Tenero, nella sala del Consiglio comunale, i rappresentanti dell’ambito «Natura», e a Giubiasco, alla FTIA, i rappresentanti dell’ambito «Turismo», mentre giovedì, nelle stesse sedi, si sono rispettivamente incontrati i rappresentanti degli ambiti «Paesaggio» e «Agricoltura». Gli incontri avvenuti questa settimana fanno parte della prima fase di workshop: essa è organizzata in modo tale da far emergere le visioni e le aspettative settoriali (cosa si vorrebbe, cosa ci si aspetta) per ognuno dei quattro ambiti. Questa fase prevede tre altri momenti di incontro per ogni forum tematico, e si concluderà a metà giugno. A quel punto la Direzione di progetto potrà trarre un primo bilancio. Durante l’autunno verrà dato il via alla seconda fase di workshop, che vedrà all’opera un gruppo ristretto costituito da rappresentanti di ognuno dei quattro forum: partendo dalle visioni settoriali si cercheranno le convergenze, l’integrazione dei «desiderata», così da individuare gli obiettivi comuni e le misure necessarie alla loro attuazione. da CdT

venerdì 24 aprile 2009

Piano regolatore Gambarogno.


Avvisiamo che sta per scadere ,il diritto di ricorso per il piano Regolatore Gambarogno.( Anche se in alcuni Comuni la pubblicazione si é visto al quanto poco . Per questo motivo il malumore serpeggia tra la popolazione , che si sia voluto passare all'acqua bassa?)Comunque Vi rimane poco per far valere la vostre ragioni Presso l'ufficio di Magadino.

giovedì 23 aprile 2009

“Cervi e Cinghiali: che disastro!”

“Cervi e Cinghiali: che disastro!” La raccolta firme prosegue.
Questa petizione sta suscitando e riscontrando un ampio interesse. Al momento, senza particolare organizzazione, il numero delle firme consegnate supera le cinquemila e resta ancora un mese a disposizione. Confortante il fatto che oltre agli agricoltori abbiamo numerosi cittadini che la sottoscrivono e che ringraziamo.
Il tema della convivenza della selvaggina con le attività umane non è di facile soluzione. A distanza di numerosi anni in cui si è cercato di costruire con gli Uffici cantonali preposti un concetto che faciliti la convivenza nel rispetto delle varie esigenze, abbiamo optato per una petizione in quanto ci siamo resi conto che proprio da parte degli Uffici cantonali l’attenzione data al problema è scarsa.
L’inverno rigido di quest’anno ha messo alla luce le dimensioni della situazione. Stimiamo che più di un migliaio d’ungulati siano morti di stenti, sotto le auto, i treni, ed in tanti altri modi. Sono cifre che si commentano da sole. Perdendo il controllo sulla gestione di questi animali e lasciandoli crescere a dismisura rispetto a quanto il nostro territorio può loro offrire in foraggio si sono indirettamente causate incredibili sofferenze ma anche pericoli ai nostri cittadini, in particolare agli automobilisti, e tanti, tanti danni alle colture ai giardini e al bosco.
Stiamo cercando di impostare in modo articolato una politica realista e duratura di convivenza con gli ungulati che tenga in considerazione le esigenze degli animali ma anche quelle dei nostri cittadini, del settore primario, di agricoltori, forestali e giardinieri in primis che coltivano il territorio. Con la petizione si chiede di creare maggiore habitat per gli ungulati recuperando selve castanili e prati ai margini del fondovalle per dare loro maggiore foraggio e spazi appropriati non conflittuali con le attività umane nei periodi invernali. Va tenuto in considerazione inoltre l’importante compito assegnato ai cacciatori chiamati a regolare lo sviluppo numerico di queste popolazioni. Compito che riteniamo vada reso più efficace semplificando le complesse modalità di prelievo. Ribadiamo che nell’interesse dei cittadini e delle colture il fondovalle dovrà diventare luogo di transito di questi animali e non di permanenza come già accade in parecchi cantoni svizzeri. La permanenza significa di fatto creare situazioni conflittuali e pericolose.
Qui di seguito riportiamo i cinque obiettivi ufficiali perseguiti con la petizione:
Promuovendo una politica preventiva che eviti brutture paesaggistiche per proteggere le colture;
Favorendo e semplificando il prelievo venatorio nei periodi previsti così da riportare queste popolazioni a entità numericamente sopportabili e commisurate al nostro territorio;
Creando percorsi sicuri lungo le vie di comunicazione maggiormente a rischio;
Recuperando e curando il territorio che all’infuori dalle colture agricole e dei giardini è lasciato all’incuria, impegnandosi nella creazione di habitat (ad es. selve castanili) quali zone ideali allo sverno di questi animali;
Favorendo il recupero di territorio agricolo che indirettamente permette di sopportare meglio la presenza di ungulati, evitando una loro dannosa concentrazione.

È evidente che ci sono grossi problemi con le modalità di gestione promosse dal cantone nell’ultimo decennio e che riteniamo abbiano segnato il loro tempo. Solo un concetto globale e duraturo che rispetti anche la centralità dell’attività umana potrà riportare i necessari equilibri. Vi ringraziamo per il sostegno a questa petizione e vi invitiamo a ritornarci i formulari già firmati.

UCT/FEDERVITI

martedì 21 aprile 2009

Casse malattia: Berna interverrà

BERNA - Il Consiglio federale presenterà al parlamento un pacchetto di misure urgenti - tra le quali l'introduzione di una tassa di 30 franchi per ogni visita medica - prima della sessione estiva in modo da scongiurare l'annunciato aumento dei premi delle casse malattia di oltre il 10%. È quanto scaturito dalla tavola rotonda che ha riunito oggi il ministro della salute Pascal Couchepin e rappresentanti del settore della sanità.Tra le misure proposte dalle autorità federali - afferma una nota del Dipartimento federale dell'interno (DFI) - spicca la tassa di 30 franchi che, se accettata, potrebbe essere riscossa per ogni visita medica (anche all'ospedale) già a partire dal primo gennaio dell'anno prossimo. Saranno esentati dal pagamento i bambini, le donne incinte e coloro che partecipano alle campagne cantonali di vaccinazione.Per tenere conto della situazione dei malati cronici, la tassa sarà rimborsata a partire dalla settima visita durante l'anno. Quale contropartita, il contributo ai costi che superano la franchigia verrà ridotto da 700 a 600 franchi.Quale misura congiunturale, il governo auspica inoltre l'assegnazione di sussidi supplementari individuali per ridurre i premi delle casse malattia.

Uffici postali. Il CdS chiede un incontro urgente con i vertici delle poste.

dopo lungo sonnecchiare , si sono accorti che la posta non c'è piu..............

Uffici postali. Il CdS chiede un incontro urgente con i vertici delle poste.
aprile 21, 2009 ·
Considerati i diversi interventi degli scorsi giorni e le sollecitazioni giunte da svariati parlamentari in seguito alle indicazioni relative all’ipotizzata trasformazione di una quarantina di uffici postali nel nostro Cantone, il Consiglio di Stato ha deciso oggi di chiedere un incontro urgente con i responsabili della Posta svizzera per affrontare la questione.
Nei giorni scorsi durante il programma “Mise au point” della TV romanda TSR, il nuovo presidente del Consiglio di amministrazione della Posta Claude Béglé si è detto “non molto favorevole a una troppo forte riduzione degli uffici postali”. “Ho chiesto che si proceda un po’ più lentamente” nelle ristrutturazioni, ha indicato il presidente del cda, che ha assunto l’incarico il primo aprile.
Dal canto suo il nuovo direttore della Posta Michel Kunz prevede per quest’anno un calo dell’utile di quasi il 30%, a 600 milioni di franchi. Colpa della recessione,- ha sentenziato - ma soprattutto della riduzione delle tariffe per le lettere a partire dal primo luglio.

ticinolibero

lunedì 20 aprile 2009

San Nazzaro.Centauro urta auto.

Solito posto caotico ennesimo incidente

San Nazzaro.Centauro urta auto.
aprile 20, 2009 · Questo pomeriggio poco dopo le 1500, un motociclista 33enne residente nella provincia di Verbania Cusio Ossola stava percorrendo la litoranea del Gambarogno in direzione del valico di Dirinella. Giunto all’altezza dell’ufficio postale di San Nazzaro, per motivi che l’inchiesta di polizia dovrà accertare, è entrato in collisione con un’automobile che circolava davanti a lui, il cui conducente, un 58enne domiciliato nella regione, stava svoltando a destra per accedere al parcheggio della Posta. A seguito dell’urto il centauro è caduto a terra rendendo necessario il suo trasporto all’ospedale da parte di un’ambulanza del SALVA. Il personale medico gli ha diagnosticato ferite ad una gamba ed escoriazioni varie. La sua vita non è in pericolo
tilibero

SVIZZERA


SVIZZERASugli scaffali pollo estero contaminato da salmonella



BERNA - I polli venduti in Svizzera contengono tracce di salmonella. Lo afferma l'ultimo bollettino dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) secondo il quale dei 179 campioni esaminati lo scorso anno, cinque - tutti di provenienza estera - erano contaminati.

La carne infetta era d'origine tedesca, ungherese e francese. Nessun pollo svizzero è risultato positivo alle analisi, malgrado il fatto che essi rappresentano più della metà del consumo.
Contrariamente agli scorsi anni, non è stata rilevata nessuna traccia di salmonella nei 148 campioni di carne suina controllati. Anche le 16 analisi di carne macinata di maiale effettuate sono risultate negative.
I sintomi da salmonella - La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario). I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati (ma più comunemente si manifestano dopo 12-36 ore) e si protraggono per 4-7 giorni.
ATS/ RED tio

AGGREGANEWS

Ricorso di S. Nazzaro - aggregazione comuni
Dal Tribunale Federale riceviamo e pubblichiamo.
Egregio signor Taddei,

in risposta alla sua mail dell'11 aprile 2009, la informiamo che una sentenza sarà emessa verosimilmente verso la fine del mese di maggio o durante il mese di giugno.Con distinti saluti.La Cancelleria della I Corte di diritto pubblic.Leila Colarossi.

domenica 19 aprile 2009

Rubrica :La tua opinione conta


Ciao Eros, tutto bene?Mi riferisco alle info apparse in merito al marciapiede Vira/S.Nazzaro, di alcune settimane fa, e relativa risposta pilatesca.Purtroppo mi sembra che un argomento di base è stato dimenticato: la sicurezza sulla litoranea citata.Mi son trovato a percorrerla con una certa attenzione e appare evidente che c'è un pericolo di base, che compete allo stato ovviare.La sicurezza degli automobilisti è messa seriamente in pericolo sul tratto Vira- confine con Piazzogna.infatti qualsiasi veicolo che dovesse sbandare sulla destra rischia di ritrovarsi direttamente nel lago.Non esiste su questo tratto alcuna protezione in questo senso se non qualche cippo del tempo delle carrozze con i cavalli.Dopo un balzo di alcuni metri, si atterra direttamente nel lago.Chi rimanesse coinvolto in un problema del genere se rimane incosciente annega.nel tratto successivo la cosa migliora solo dal punto di vista estetico.La barriera esistente dà solo una sicurezza psicologica perchè ad un'attenta analisi si vede che è marcia e non oppone alcuna resistenza in caso di urto.Ora non sarebbe possibile prendere 2 piccioni con una fava??Il cantone aggiorna le opere di sicurezza e con una partecipazione dei comuni, ecco il marciapiede.Non dovrebbe costare un'occhio della testa.Purtroppo il gioco dello scarica barile non porta a una soluzione al problema,e speriamo che nessuno si faccia male seriamente nel frattempo.Saluti.

venerdì 17 aprile 2009


fantasia Governativa

S.Nazzaro Spunta un cartello verso il Nulla:
Magari Si poteva scrivere posteggi bagno spiaggia ai battelli : ma da questi tempi Sarà chiedere troppo a palazzo delle Orsoline.Un po di fantasia non guasterebbe,di certo non un cartello nero ........







Sempre più sù,fino a trovare Dio


giovedì 16 aprile 2009

DSS – Presenza della zanzara tigre in Ticino



DSS – Presenza della zanzara tigre in Ticino
Il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) ha il piacere di invitarla alla
conferenza stampa indetta per presentare l’attività di monitoraggio e contenimento
della zanzara tigre in Ticino
Lunedì 20 aprile alle ore 11

Prostituzione: blitz di polizia all’Oceano


Cinque prostitute denunciate al Ministero Pubblico
Blitz di polizia, oggi pomeriggio, nel noto postriboli Oceano di Pazzallo. Sul posto gli agenti della buoncostume - con l'aiuto di una pattuglia del reparto mobile Sottoceneri e di una pattuglia della polizia della città di Lugano - hanno controllato 39 donne: 22 rumene, 12 brasiliane, 3 italiane, 1 ucraina, 1 spagnola. E solo 3 erano in possesso di regolare permesso per esercitare la prostituzione.
A seguito dei controlli 5 prostitute (4 brasiliane ed 1 rumena) verranno denunciate al Ministero Pubblico per infrazione alla legge sugli stranieri ed esercizio illecito della prostituzione.
La polizia comunica inoltre che 2 ragazze brasiliane erano ricercate a causa di un divieto d'entrata al territorio di Schengen.

Giu le mani !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Licenziamenti UBS. Nessuno scenderà in piazza per loro.
Saranno un centinaio i posti di lavoro che entro la fine dell’anno verranno soppressi. “A fine 2008 eravamo in 1’297, alla fine di quest’anno saremo in circa 1’200, afferma Giovanni Crameri direttore di UBS Ticino e sottolinea che grazie ad una politica restrittiva del personale attuata negli scorsi mesi, non sostituendo i partenti, “abbiamo già potuto ridurre l’organico di un po’. Alla fine rimarranno da licenziare, questa è la parola che non avremmo mai voluto pronunciare, 30-40 persone”.
Oltre 2′500 i posti di lavoro in meno che UBS si vede costretta a diminuire in tutta la Svizzera, 8′500 in tutto il mondo. Immediate le reazioni di sindacati e politici, ma la parola d’ordine rimane : doloroso ma necessario.
Per queste persone difficilmente assisteremo a lunghi cortei di protesta o a collette guidate da ex politici. Di loro si parlerà ancora per qualche settimana e poi il silenzio calerà inesorabile. Nessuno griderà ” giù le mani da UBS”. da ticinolibero

Un cartellone provocatorio all'entrata del paese, con tanto di teschio,




Un cartellone provocatorio all'entrata del paese, con tanto di teschio, croce e la scritta: "Dal 2010 Brissago: morta!". Il motivo? L'apertura al traffico pesante di 40 tonnellateMaurizio Pozzorini: “A questo punto non ci resta che un ultimo disperato gesto: invitare il capo del Dipartimento dei trasporti Leuenberger per un aperitivo, dopo averlo accompagnato a piedi lungo la ‘mulattiera’"


Gambarogno morto da tempo.

Caro Brissago, i tempi cambiano , ( Un pò perun, a caval a l'asen)


Quando hanno tolto il passaggio dei camion dal vostro piccolo borgo ,non ci sembra che avete manifestato una grand solidarità con il Gambarogno.


Che se ben mi ricordo ha dovuto subire colonne di autocarri Al valico di Dirinella .


Ora il campanile torna al centro del villaggio .
Ci dispiace ma se dobbiamo dividere la torta con voi , lo facciamo volentieri.


martedì 14 aprile 2009

Arresto autori di furto nel Sottoceneri

Arresto autori di furto nel SottoceneriLa Polizia Cantonale comunica che durante il fine settimana pasquale, nell'ambito della lotta contro i furti in serie, sono stati fermati quattro autori di furti con scasso in case d'abitazione.In particolare una collaborazione specifica messa in atto tra il Reparto Mobile Sottoceneri e le Guardie di Confine ha permesso di assicurare alla giustizia diversi autori di furti che stavano imperversando nel Sottoceneri, persone ora inchiestate dalla Polizia Giudiziaria.Nel primo caso trattasi di una cittadina straniera residente in Italia che venerdì in giornata stava tentando di lasciare il territorio svizzero nella zona di Ponte Tresa. La donna è stata fermata da parte della Guardie di Confine e trovata in possesso di diversi gioielli ed orologi. Il secondo caso riguarda tre ladri segnalati mentre erano intenti a commettere un furto con scasso in una palazzina a Lugano. Le pattuglie del Reparto Mobile Sottoceneri intervenute prontamente sul posto sono riuscite a fermare due degli scassinatori, mentre il terzo è riuscito a far perdere le proprie tracce. I due, cittadini italiani residenti in Italia, venivano trovati in possesso di attrezzi da scasso e della refurtiva proveniente dai due furti appena commessi nella palazzina.Il terzo ed ultimo caso riguarda due ladri (uomo e donna) che avevano appena commesso un furto con scasso nella zona del Malcantone (Neggio), segnalati da parte della parte lesa stessa. Mentre l'uomo è riuscito a darsi alla fuga nella boscaglia, la donna, cittadina italiana residente in Italia, è stata fermata vicino all'autovettura con targhe italiane che i due avevano a disposizione. Dalla perquisizione eseguita, è emersa della refurtiva occultata nel veicolo.Di tutte le persone fermate il GIAR ha confermato l'arresto. Le tre inchieste sono condotte dal PP Mario Branda e dal SPP Borelli.Segnaliamo inoltre che nel corso dell'ultimo mese si è assistito all'aumento dei furti con scasso, in particolare negli appartamenti, commessi durante il giorno. Gli autori, si presume cittadini dell'est, suonano il campanello per controllare se le abitazioni sono vuote ed in caso positivo commettono il furto. Si chiede quindi alla popolazione (visto quanto di positivo hanno portato le segnalazioni di questo fine settimana) di segnalare immediatamente alla Polizia ogni persona o veicolo sospetto.Le tre inchieste sono allo stadio iniziale, ragione per cui sulle stesse non è possibile per il momento fornire altri particolari.

lunedì 13 aprile 2009

MAGADINO Incidente mortale per un paracadutista

MAGADINOIncidente mortale per un paracadutista

MAGADINO - Lunedì sera, attorno alle ore 19.30, presso il paracentro situato in prossimità dell'aereoporto di Magadino un paracadutista è rimasto vittima di un infortunio mortale. La dinamica dell'incidente non è ancora stata chiarita dagli inquirenti, ma stando alle prime informazioni raccolte sul posto sembrerebbe che l'uomo si sia lanciato in gruppo ed in prossimità del terreno si sia rialzato in volo per poi cadere violentemente a terra.
Sul posto sono accorsi i sanitari del SALVA e della REGA dalla vicina base. Le condizioni dello sventurato sono subito apparse gravissime e malgrado i tentativi di soccorso poco dopo i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul posto anche gli agenti della polizia cantonale per le prime indagini e per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. tio

domenica 12 aprile 2009

"Sottovalutato in Svizzera il rischio di terremoti"

E se succedesse da noi ,pompieri protezione civile e quant'altro saremo pronti?
"Sottovalutato in Svizzera il rischio di terremoto
Dal 3 all'8 settembre 2006 si svolgerà a Ginevra la prima conferenza congiunta di ingegneri sismici e sismologi. All'evento parteciperanno più di 1100 esperti provenienti da circa 70 Paesi. Obiettivo della conferenza è lo scambio d'informazioni tra ricercatori, ingegneri e rappresentanti delle amministrazioni. Una cosa è certa: l'applicazione pratica delle conoscenze scientifiche nella prevenzione dei sismi è ancora insufficiente.
Olivier Lateltin, divisione Prevenzione dei pericoli, UFAM
Signor Lateltin, la maggior parte degli svizzeri non ha mai vissuto un terremoto di forte magnitudo. Ci si chiede quindi: la prevenzione dei sismi è davvero necessaria in Svizzera?
Olivier Lateltin: In confronto a Paesi come la Turchia, l'Italia o la Grecia, il rischio di terremoti in Svizzera è relativamente ridotto. È però senz'altro possibile che si verifichino forti sismi di magnitudo 6 o anche più, come quelli che colpirono Basilea nel 1356 e il Vallese nel 1855. La Svizzera è un Paese densamente popolato ed edificato; per molti edifici non è stata prestata sufficiente attenzione alla sicurezza sismica. Fino al 1989, le norme edilizie non contenevano disposizioni in materia e dato che la maggior parte degli edifici in Svizzera è stata edificata prima, dobbiamo presumere che, in caso di terremoto, la sicurezza della popolazione non sarebbe garantita. Allo stato attuale, i potenziali danni sarebbero pertanto molto ingenti.
Chi è responsabile in Svizzera per la sicurezza sismica degli edifici?
I Cantoni sono competenti per gli edifici pubblici, che rappresentano però solo il 3-5 per cento dell'intero patrimonio edilizio. Ad eccezione del Vallese, nessun altro Cantone sottopone gli edifici privati e commerciali a controlli sistematici. Vi sono poi notevoli differenze da un Cantone all'altro: pionieri in questo settore sono stati i Cantoni Argovia, Zurigo, Basilea e Vallese, che già da qualche anno allestiscono inventari relativi alla sicurezza sismica degli edifici pubblici. I Cantoni attualmente attivi nella prevenzione dei sismi sono circa dodici: oltre alla compilazione dell'inventario degli edifici esistenti hanno attuato specifiche prescrizioni in materia di sicurezza sismica.
E la Confederazione cosa fa?
Nel dicembre del 2000 il Consiglio federale ha varato un programma di misure valido fino al 2008. Tra l'altro ha istituito un Centro di coordinamento per la prevenzione dei sismi, presso l'UFAM. Sono stati inoltre avviati alcuni progetti concreti: abbiamo per esempio iniziato a inventariare gli edifici di proprietà della Confederazione e i beni culturali, controllandone la sicurezza sismica. Quanto ai nuovi edifici della Confederazione, s'impone ora l'osservanza delle prescrizioni antisismiche previste nelle norme edilizie SIA. Stiamo inoltre lavorando a strategie d'intervento per affrontare un eventuale terremoto di forte magnitudo.
In cosa consiste concretamente questo lavoro d'inventariazione degli edifici della Confederazione?
Il patrimonio edilizio della Confederazione si compone di circa 15'000 edifici, cui vanno aggiunti ponti e altri impianti. Dato che è impossibile controllarli tutti, in una prima fase ci limitiamo a una valutazione di massima. L'accertamento è fatto su tutto il territorio. Gli edifici vengono suddivisi in tre categorie: quelli che non richiedono interventi di risanamento, i casi dubbi e le costruzioni palesemente poco solide, per le quali si rendono necessarie ulteriori verifiche. Appartiene a questa categoria circa il 40 per cento degli edifici della Confederazione. Da un esame più attento di questi edifici è finora emerso che circa il 10 per cento non è a prova di terremoto e dovrà pertanto essere risanato nel corso dei prossimi 30 anni.
Tra gli edifici inventariati vi è anche Palazzo federale a Berna, attualmente sottoposto a lavori di risanamento. È previsto un rafforzamento della sicurezza sismica?
Il risanamento globale di Palazzo federale è per noi l'occasione ideale per migliorare la sicurezza sismica dell'edificio. La vecchia, spessa opera muraria resisterebbe sicuramente a un terremoto, ma è necessario consolidare alcuni punti di congiunzione tra le flessibili solette in legno, flessibili, e le pareti.
Che conseguenze avrebbe un terremoto di forte magnitudo a Berna?
L'eventualità che a Berna si verifichi un forte sisma di magnitudo 6 è piuttosto remota, dato che la città non si trova in una zona ad elevato rischio sismico come il Vallese o la valle del Reno. Un episodio grave potrebbe ad ogni modo verificarsi anche qui e in tal caso si dovrebbero mettere in conto danni ai ponti, strade bloccate e problemi alle linee telefoniche. Alcuni quartieri potrebbero rimanere senza acqua e gas. Fortunatamente nel centro di Berna ci sono molte costruzioni vecchie, con fondamenta e mura solide, che resisterebbero a un eventuale terremoto. Diversa invece la situazione per gli edifici costruiti tra il 1960 e il 1980, per i quali non si è prestata attenzione alla sicurezza sismica. Questi edifici rischierebbero di crollare.
Quali misure scatterebbero da parte delle autorità?
Attualmente la Confederazione non è competente in materia di sicurezza della popolazione in caso di terremoto: mancano, infatti, le basi legali. I piani d'intervento per i casi d'emergenza sono di competenza dei Cantoni e dei Comuni. Le autorità e i servizi di salvataggio sono, in genere, impreparati ad affrontare un sisma di grave entità.
Dove si segnalano lacune? Si tratta di mancanza di consapevolezza?
Gli esperti sono ben informati: per quanto ci riguarda, noi distribuiamo carte con le caratteristiche geotecniche del terreno edificato e promemoria per gli architetti e gli ingegneri; organizziamo inoltre conferenze, come la conferenza di sismologia che si terrà a Ginevra dal 3 all'8 settembre 2006.
Qual è l'obiettivo di questa conferenza?
È la prima volta che sismologi - specialisti che studiano i terremoti dal punto di vista scientifico - e ingegneri s'incontrano nel quadro di una conferenza congiunta. Si tratta in primo luogo di scambiare informazioni. Qual è lo stato attuale della ricerca sismica? Come mettere in pratica, in Europa, le conoscenze teoriche acquisite? Negli ultimi anni sia i ricercatori sia gli ingegneri hanno fatto innumerevoli scoperte ed elaborato nuove normative. Sono ormai 30 anni che sappiamo come andrebbe impostata una prevenzione sismica altamente efficace, ma siamo in ritardo nel concretizzarla.
Non si dovrebbe informare meglio anche la popolazione?
In effetti, per molto tempo le campagne di sensibilizzazione svolte dalle autorità sull'argomento terremoti e prevenzione sono state del tutto inadeguate. A differenza dei pericoli naturali, come valanghe e piene, i rischi legati ai fenomeni sismici sono un argomento poco sentito tra la gente. Per informare meglio l'opinione pubblica, presenteremo un simulatore di terremoti alla fiera di Martigny a fine settembre 2006. I visitatori potranno sperimentare di persona la violenza di una forte scossa sismica e partecipare a dei test. Successivamente, il simulatore verrà presentato anche in altre località svizzere. Queste manifestazioni saranno l'occasione per informare la gente sul lavoro di prevenzione sismica e per dare utili consigli su come comportarsi in caso di terremoto.
L'intervista è stata condotta da Sabine Neuenschwander

sabato 11 aprile 2009

Locarno Monti: licenziamenti in vista?




AGGREGANEWS

Visto la mancanza di informazioni
Vi annunciamo che, abbiamo scritto una lettera al Tribunale Federale ,nella quale abbiamo chiesto di dirci piu o meno quando si tratterà il ricorso di S.Nazzaro.
attendiamo un sicura risposta la settimana prossima .

Avranno fatto il controllo?


Dal 1. giugno 2007 sono entrate in vigore le nuove prescrizioni in materia di gas di scarico dei motori di battelli nelle acque svizzere (OGMot, RS 747.201.3).I controlli periodici dei gas di scarico sono estesi a tutti i motori di battelli nelle acque svizzere.I motori omologati che già attualmente eseguono i controlli periodici dei gas di scarico, secondo le nuove disposizioni, non saranno oggetto di cambiamenti; i controlli si effettueranno come in precedenza ancora con il vecchio “documento sulla manutenzione”, fino alla compilazione completa.

Per contro, tutti i detentori di natanti con motori non omologati, dovranno procurarsi il “documento sulla manutenzione dei gas di scarico”.

Il citato documento dovrà essere richiesto presso i cantieri nautici.Per questi motori non omologati, rendiamo attenti che la prima manutenzione periodica dovrà essere eseguita entro il 1. giugno 2010.

venerdì 10 aprile 2009

Gerra Gambarogno:c'e da preoccuparsi?

che sarà mai?
Belli tranquilli ,a farsi un bagno in piscina, intanto si innonda la strada .Che volete che sia ,l'acqua non é loro,poi non ce il contatore,e se ce chi mai lo legge?.E questo, come si può vedere sul muro, va avanti da sempre.
Ma sarà mai possibile ,che non si riesca a mettere fine a una prepotenza e menefreghismo di un individuo ,che non ha rispetto delle leggi vigenti .
Non si riesce a capire,chi e come abbiano permesso uno scempio simile .
La demolizione sarebbe la cosa più saggia . Nell augurio che non sia troppo tardi .


























Siamo anche in grado di anticipare il futuro.
Al primo acquazzone importante troveremo tutti i massi accatastati sulla selciato stradale . Noi ci abbiamo provato a parlare hai sordi . aspettiamo e vediamo.Uomo avvisato...........................